Condividi:
PESCARA. 120 cittadini e commercianti del centro di Pescara hanno firmato una diffida, inviata all’amministrazione comunale dall’associazione Insieme per Pescara, per chiedere soluzioni alternative al sistema di raccolta rifiuti porta a porta. Denunciano problemi di igiene, decoro urbano, inquinamento acustico e difficoltà lavorative causate da rifiuti non raccolti e rumori notturni.
Se entro 15 giorni non ci sarà un confronto ufficiale, promettono azioni legali civili e penali, con richiesta di risarcimento danni. La diffida accusa il Comune di non aver previsto criticità già riscontrate nella zona di Porta Nuova e di non aver preso provvedimenti adeguati nonostante le segnalazioni. Si chiede un incontro urgente con rappresentanti di cittadini ed esercenti.
Questa protesta rappresenta una nuova battaglia per l’amministrazione, dopo quella già costata oltre 360mila euro per i risarcimenti legati alla movida.
Se entro 15 giorni non ci sarà un confronto ufficiale, promettono azioni legali civili e penali, con richiesta di risarcimento danni. La diffida accusa il Comune di non aver previsto criticità già riscontrate nella zona di Porta Nuova e di non aver preso provvedimenti adeguati nonostante le segnalazioni. Si chiede un incontro urgente con rappresentanti di cittadini ed esercenti.
Questa protesta rappresenta una nuova battaglia per l’amministrazione, dopo quella già costata oltre 360mila euro per i risarcimenti legati alla movida.