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MONTESILVANO - È partita dalla spiaggia libera vicino alla foce del fiume Saline la quinta edizione della campagna “Il Turismo è Lavoro”, promossa dalla Filcams Cgil di Pescara. L’iniziativa percorrerà nei prossimi due giorni l’intero litorale di Montesilvano e Pescara, con l’obiettivo di incontrare lavoratrici e lavoratori del comparto turistico, troppo spesso costretti a fare i conti con contratti precari, paghe irregolari e diritti non riconosciuti.
Durante le tappe saranno distribuiti opuscoli informativi per diffondere la conoscenza dei diritti e sensibilizzare operatori e imprese. Accanto alla Filcams Cgil, il Patronato Inca fornirà assistenza pratica per le richieste di Naspi e supporto legale gratuito.
“Vogliamo riaffermare una cultura del lavoro che metta al centro dignità e regole, contrastando il lavoro povero e gli abusi legati al contratto stagionale” – spiega la nota sindacale. “Troppo spesso i diritti dei lavoratori stagionali vengono ignorati o violati”.
I numeri diffusi nel corso della conferenza stampa raccontano un quadro critico: in Abruzzo il 23% degli addetti del settore lavora in nero, mentre nella provincia di Pescara i controlli dell’Ispettorato hanno riscontrato irregolarità in due aziende su tre.
“È urgente un protocollo condiviso che coinvolga Regione, Ispettorato e associazioni datoriali – sottolinea Davide Urbano, della Filcams Cgil Pescara –. Il lavoro stagionale è lavoro vero e va riconosciuto come tale. La stagione turistica, fondamentale per l’economia del nostro territorio, deve poggiare sul rispetto della legge e della dignità di chi lavora”.
Durante le tappe saranno distribuiti opuscoli informativi per diffondere la conoscenza dei diritti e sensibilizzare operatori e imprese. Accanto alla Filcams Cgil, il Patronato Inca fornirà assistenza pratica per le richieste di Naspi e supporto legale gratuito.
“Vogliamo riaffermare una cultura del lavoro che metta al centro dignità e regole, contrastando il lavoro povero e gli abusi legati al contratto stagionale” – spiega la nota sindacale. “Troppo spesso i diritti dei lavoratori stagionali vengono ignorati o violati”.
I numeri diffusi nel corso della conferenza stampa raccontano un quadro critico: in Abruzzo il 23% degli addetti del settore lavora in nero, mentre nella provincia di Pescara i controlli dell’Ispettorato hanno riscontrato irregolarità in due aziende su tre.
“È urgente un protocollo condiviso che coinvolga Regione, Ispettorato e associazioni datoriali – sottolinea Davide Urbano, della Filcams Cgil Pescara –. Il lavoro stagionale è lavoro vero e va riconosciuto come tale. La stagione turistica, fondamentale per l’economia del nostro territorio, deve poggiare sul rispetto della legge e della dignità di chi lavora”.