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PESCARA. Sono 27 le telecamere attualmente attive in città – 12 fisse e 15 mobili – e presto ne verranno installate altre tre. Uno strumento utile per contrastare l’abbandono illecito dei rifiuti, in linea con quanto previsto dal decreto legge entrato in vigore il 9 agosto scorso. La normativa introduce sanzioni molto più severe, fino a 18mila euro, per chi getta rifiuti dai veicoli in marcia o in sosta. Non è più necessario cogliere il trasgressore sul fatto: basta l’immagine della targa, acquisita da telecamere comunali o private.
«L’amministrazione, insieme ad Ambiente Spa e alla polizia locale, è impegnata a controllare con maggiore rigore il territorio, grazie al supporto della videosorveglianza», ha spiegato l’assessore alle Politiche ambientali Cristian Orta durante l’ultima seduta consiliare, rispondendo a un’interrogazione della consigliera Pd Michela Di Stefano.
Il monitoraggio, avviato già prima del nuovo decreto, ha prodotto i primi risultati: dall’inizio del 2025 a oggi sono state elevate 108 sanzioni, per un totale di oltre 64mila euro. Le multe variano: 600 euro per il conferimento illecito di rifiuti ingombranti, 100 euro per i sacchetti lasciati fuori orario. Ma con le nuove norme, gli importi possono salire vertiginosamente: fino a 1.188 euro per mozziconi e fazzoletti gettati a terra, da 1.500 a 18mila euro per bottiglie, lattine o sacchetti lanciati dalle auto, con segnalazione alla Procura e, nei casi più gravi, arresto.
Di Stefano ha chiesto chiarimenti su quante siano le telecamere installate e in quali aree, oltre a sollecitare una campagna di comunicazione per informare i cittadini sui rischi concreti delle violazioni. Su quest’ultimo punto, però, non è arrivata risposta.
«Spesso troviamo cumuli di immondizia accatastati lungo le strade – ha aggiunto Orta –. La raccolta porta a porta, ormai estesa a gran parte della città, sta migliorando la situazione, ma il fenomeno resta diffuso».
Le zone più controllate sono San Donato, Colle Pizzuto, via Aldo Moro e alcune aree centrali. Le telecamere mobili, in particolare, vengono spostate periodicamente nei punti più critici. «Il monitoraggio da parte di Ambiente Spa e polizia municipale è costante e sarà ulteriormente rafforzato. Solo con un lavoro congiunto possiamo superare le criticità, soprattutto in un periodo complesso come quello estivo», ha concluso l’assessore.