Condividi:
PESCARA – Dopo i monopattini, ora tocca alle fat-bike finire sotto la lente d’ingrandimento del Comune. Questi mezzi a due ruote, progettati per facilitare la pedalata e spesso usati come alternativa ecologica all’auto, stanno diventando un problema di sicurezza quando vengono modificati per aumentare la velocità.

Il sindaco Carlo Masci annuncia un imminente accordo con la Motorizzazione Civile per avviare controlli tecnici specifici, in collaborazione con la polizia locale, al fine di verificare la regolarità di questi veicoli. «Non si tratta di semplici verifiche visive – spiega Masci – ma di accertamenti complessi per individuare eventuali alterazioni che aumentano le prestazioni del mezzo».

L’obiettivo è chiaro: contrastare il fenomeno delle bici elettriche truccate, che in alcuni casi raggiungono velocità ben oltre il limite consentito di 25 km/h, arrivando a sfiorare i 60 km/h.

«Altro che mobilità dolce, qui si rischia l’amaro», commenta Giampiero Sartorelli, presidente dell’Automobile Club Pescara (ACI). Sartorelli sottolinea come questi mezzi si comportino spesso come veri e propri ciclomotori, sfrecciando tra auto e pedoni, senza rispettare il nuovo codice della strada.

Nel 2024, secondo i dati ISTAT, sono stati registrati 1.767 incidenti con bici elettriche in Italia, con 20 vittime. A Pescara, anche gli incidenti con i monopattini sono in aumento, con una crescita annua del 10%, come riferisce la polizia locale.

Sartorelli insiste sull’importanza dei controlli, ma anche sulla necessità di un cambio culturale: «Bisogna educare all’uso corretto di questi mezzi. Le sanzioni sono utili, ma da sole non bastano». E cita l’esempio di Milano, dove su 71 veicoli fermati, 54 sono risultati irregolari grazie a strumentazioni adeguate.

Oltre alla sicurezza, è in gioco anche la salute pubblica: «Ogni incidente ha un impatto sui costi sanitari – prosegue Sartorelli – e non possiamo ignorarlo».

Il Comune punta anche a contrastare il parcheggio selvaggio dei mezzi leggeri, come i monopattini: «I vigili possono risalire all’ultimo utilizzatore e intervenire di conseguenza», precisa.

Nel frattempo, a Pescara si stanno completando le procedure operative per avviare i controlli su strada. «I monitoraggi partiranno a breve – conclude Masci – a tutela soprattutto dei pedoni, che troppo spesso si trovano a rischio, visto che queste bici circolano anche sui marciapiedi, violando le regole».

L’appello finale del sindaco è alla prudenza: «Il brivido della velocità non deve mai mettere in pericolo la vita degli altri utenti della strada».

Tutti gli articoli