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PESCARA. Il futuro del trasporto pubblico cittadino potrebbe ruotare attorno a una nuova parola chiave: “busvia”. Un termine dal valore strategico ed economico di 66 milioni di euro.
Il sindaco Carlo Masci (Forza Italia) ha annunciato un cambio di rotta nel piano mobilità: «Il Comune punterà sulla busvia, anziché sulla filovia». L’obiettivo è realizzare un sistema di trasporto pubblico elettrico a impatto ambientale nullo, capace di servire in modo efficiente le dorsali da Montesilvano a Francavilla e verso l’aeroporto, con frequenze regolari e tempi certi. Un progetto pensato per ridurre sensibilmente la circolazione delle auto in città.
Il piano, elaborato con un investimento di 177mila euro attraverso tre incarichi esterni, è stato presentato per accedere ai fondi stanziati dal Ministero delle Infrastrutture. Ora la decisione definitiva spetta al ministro Matteo Salvini (Lega).
A differenza della filovia – realizzata con pali e fili lungo la strada parco per un tratto di sei chilometri e un costo vicino ai 30 milioni di euro – la nuova visione per i lotti successivi (dal terminal bus all’università e tribunale, e dal centro città all’aeroporto) prevede l’impiego di autobus elettrici. Gli stessi finiti recentemente al centro di una controversia giudiziaria, con un’udienza fissata al Consiglio di Stato per il prossimo 19 giugno.
«La busvia potrebbe rappresentare una soluzione condivisa, anche da chi si è sempre opposto alla filovia», sottolinea Masci, evidenziando l’intento di superare le contrapposizioni del passato.
Il sindaco precisa che non si tratta di una marcia indietro rispetto al progetto originario: «La filovia fu concepita nel 1992, quando non esistevano le attuali tecnologie. Oggi abbiamo a disposizione autobus elettrici moderni, silenziosi, ecologici e sempre più performanti. È naturale voler cogliere queste opportunità per una mobilità più sostenibile».
Masci ribadisce il sostegno alle scelte del passato, ricordando che il progetto della filovia era stato fortemente voluto da figure come Pace, Sospiri e Torlontano. «Purtroppo – spiega – quel sistema non è mai entrato in funzione, anche a causa delle continue proteste e ricorsi che ne hanno rallentato e complicato l’attuazione, condizionando il trasporto pubblico non solo di Pescara, ma dell’intera area metropolitana».
A supporto della proposta alternativa, Masci cita la recente sperimentazione condotta da TUA: tra fine aprile e fine maggio, i bus elettrici hanno collegato con successo Pescara e Montesilvano, dimostrandosi affidabili ed efficienti. «E lo saranno ancora di più – conclude – grazie a una tecnologia in continua evoluzione».
Il sindaco Carlo Masci (Forza Italia) ha annunciato un cambio di rotta nel piano mobilità: «Il Comune punterà sulla busvia, anziché sulla filovia». L’obiettivo è realizzare un sistema di trasporto pubblico elettrico a impatto ambientale nullo, capace di servire in modo efficiente le dorsali da Montesilvano a Francavilla e verso l’aeroporto, con frequenze regolari e tempi certi. Un progetto pensato per ridurre sensibilmente la circolazione delle auto in città.
Il piano, elaborato con un investimento di 177mila euro attraverso tre incarichi esterni, è stato presentato per accedere ai fondi stanziati dal Ministero delle Infrastrutture. Ora la decisione definitiva spetta al ministro Matteo Salvini (Lega).
A differenza della filovia – realizzata con pali e fili lungo la strada parco per un tratto di sei chilometri e un costo vicino ai 30 milioni di euro – la nuova visione per i lotti successivi (dal terminal bus all’università e tribunale, e dal centro città all’aeroporto) prevede l’impiego di autobus elettrici. Gli stessi finiti recentemente al centro di una controversia giudiziaria, con un’udienza fissata al Consiglio di Stato per il prossimo 19 giugno.
«La busvia potrebbe rappresentare una soluzione condivisa, anche da chi si è sempre opposto alla filovia», sottolinea Masci, evidenziando l’intento di superare le contrapposizioni del passato.
Il sindaco precisa che non si tratta di una marcia indietro rispetto al progetto originario: «La filovia fu concepita nel 1992, quando non esistevano le attuali tecnologie. Oggi abbiamo a disposizione autobus elettrici moderni, silenziosi, ecologici e sempre più performanti. È naturale voler cogliere queste opportunità per una mobilità più sostenibile».
Masci ribadisce il sostegno alle scelte del passato, ricordando che il progetto della filovia era stato fortemente voluto da figure come Pace, Sospiri e Torlontano. «Purtroppo – spiega – quel sistema non è mai entrato in funzione, anche a causa delle continue proteste e ricorsi che ne hanno rallentato e complicato l’attuazione, condizionando il trasporto pubblico non solo di Pescara, ma dell’intera area metropolitana».
A supporto della proposta alternativa, Masci cita la recente sperimentazione condotta da TUA: tra fine aprile e fine maggio, i bus elettrici hanno collegato con successo Pescara e Montesilvano, dimostrandosi affidabili ed efficienti. «E lo saranno ancora di più – conclude – grazie a una tecnologia in continua evoluzione».