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FRANCAVILLA AL MARE. A Francavilla al Mare l’estate si prepara con nuove regole per la musica e l’intrattenimento. A stabilirle è una normativa nazionale introdotta dal governo Melone, che l’amministrazione comunale ha recentemente illustrato agli operatori del settore per garantire una programmazione estiva in regola.
Le novità principali riguardano l’orario e il tipo di serate che si potranno organizzare: la musica sarà consentita fino all’una di notte, ma solo se si tratta di eventi "statici", come piano bar, musica dal vivo o karaoke. Per i veri e propri eventi danzanti in stile discoteca, invece, sarà necessario ottenere una specifica licenza di pubblico spettacolo, che consente di proseguire fino alle 3 del mattino.
Due categorie di eventi
La normativa distingue infatti due tipologie di eventi: statici e dinamici. I primi riguardano attività musicali svolte in locali non classificati come discoteche – ad esempio ristoranti o lounge bar – dove la clientela assiste a uno spettacolo senza ballare. Queste serate possono proseguire fino a mezzanotte, e con una Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) possono essere estese fino all’una.
«Rispetto agli anni scorsi, la legge è più stringente», spiega il vicesindaco Wiliams Marinelli. «Per agevolare gli operatori, abbiamo deciso di ridurre il costo della Scia da 150 a soli 20 euro. Inoltre, lo sportello Suap sarà operativo ogni mercoledì mattina. In caso di eventi ricorrenti, come un weekend completo dal venerdì alla domenica, sarà sufficiente presentare un’unica Scia».
Per ballare, serve la licenza
Diverso il discorso per gli eventi "dinamici", ossia quelli che prevedono ballo e intrattenimento musicale in stile discoteca. In questo caso, è obbligatorio ottenere la licenza per pubblico spettacolo, che consente di tenere la musica accesa fino alle tre di notte e di somministrare alcolici durante la serata.
«Questa misura, voluta dal governo, serve anche a tutelare le vere discoteche, che devono rispettare precisi requisiti e sostenere costi maggiori. In questo modo si evita che altri locali offrano lo stesso tipo di intrattenimento senza gli obblighi di legge», prosegue Marinelli.
Equilibrio tra impresa e quiete pubblica
Oltre agli aspetti normativi, rimane centrale la necessità di bilanciare il diritto degli imprenditori a lavorare con quello dei cittadini al riposo. Negli anni scorsi, proprio le controversie su rumori e orari hanno generato tensioni, con interventi delle forze dell’ordine per controlli sui decibel e sul rispetto delle autorizzazioni.
Il nuovo regolamento punta dunque a prevenire conflitti, rendendo più chiare le regole per tutti: operatori, residenti e forze di controllo.
Le novità principali riguardano l’orario e il tipo di serate che si potranno organizzare: la musica sarà consentita fino all’una di notte, ma solo se si tratta di eventi "statici", come piano bar, musica dal vivo o karaoke. Per i veri e propri eventi danzanti in stile discoteca, invece, sarà necessario ottenere una specifica licenza di pubblico spettacolo, che consente di proseguire fino alle 3 del mattino.
Due categorie di eventi
La normativa distingue infatti due tipologie di eventi: statici e dinamici. I primi riguardano attività musicali svolte in locali non classificati come discoteche – ad esempio ristoranti o lounge bar – dove la clientela assiste a uno spettacolo senza ballare. Queste serate possono proseguire fino a mezzanotte, e con una Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) possono essere estese fino all’una.
«Rispetto agli anni scorsi, la legge è più stringente», spiega il vicesindaco Wiliams Marinelli. «Per agevolare gli operatori, abbiamo deciso di ridurre il costo della Scia da 150 a soli 20 euro. Inoltre, lo sportello Suap sarà operativo ogni mercoledì mattina. In caso di eventi ricorrenti, come un weekend completo dal venerdì alla domenica, sarà sufficiente presentare un’unica Scia».
Per ballare, serve la licenza
Diverso il discorso per gli eventi "dinamici", ossia quelli che prevedono ballo e intrattenimento musicale in stile discoteca. In questo caso, è obbligatorio ottenere la licenza per pubblico spettacolo, che consente di tenere la musica accesa fino alle tre di notte e di somministrare alcolici durante la serata.
«Questa misura, voluta dal governo, serve anche a tutelare le vere discoteche, che devono rispettare precisi requisiti e sostenere costi maggiori. In questo modo si evita che altri locali offrano lo stesso tipo di intrattenimento senza gli obblighi di legge», prosegue Marinelli.
Equilibrio tra impresa e quiete pubblica
Oltre agli aspetti normativi, rimane centrale la necessità di bilanciare il diritto degli imprenditori a lavorare con quello dei cittadini al riposo. Negli anni scorsi, proprio le controversie su rumori e orari hanno generato tensioni, con interventi delle forze dell’ordine per controlli sui decibel e sul rispetto delle autorizzazioni.
Il nuovo regolamento punta dunque a prevenire conflitti, rendendo più chiare le regole per tutti: operatori, residenti e forze di controllo.