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PESCARA – Un Ferragosto fuori dall’ordinario per l’ospedale di Pescara, dove tra il 15 e il 17 agosto sono venuti alla luce ben 28 bambini. Un dato sorprendente se si considera il calo costante delle nascite in Italia e la contrazione che lo stesso presidio registra nel 2025.
Nel solo giorno di Ferragosto i fiocchi sono stati tredici, quasi tutti da parti spontanei, mentre l’indomani le nuove mamme sono state undici. Domenica 17, invece, quattro i piccoli accolti dal personale medico e ostetrico. Numeri che sfiorano il record e che hanno messo a dura prova l’unità operativa complessa di Ostetricia e Ginecologia guidata da Maurizio Rosati.
«Si tratta di un evento insolito, ma nei periodi estivi il reparto è spesso sotto pressione anche per l’arrivo di pazienti provenienti da fuori regione», spiega il dirigente medico Gian Nicola Cunese, responsabile dell’Unità operativa semplice di Ostetricia.
Tra modernità e difficoltà organizzative
Il reparto dispone di quattro sale parto di ultima generazione, ciascuna con area neonatale e servizi dedicati alle mamme. Due sono attrezzate con vasche per il parto in acqua, una modalità che, sebbene poco richiesta oggi, potrebbe diventare più diffusa in futuro. La Asl ha recentemente investito in nuove apparecchiature per il monitoraggio fetale, con l’obiettivo di rendere il parto sempre più naturale e meno traumatico.
Nonostante le innovazioni, il boom ferragostano è arrivato in un momento delicato: la ristrutturazione del reparto ha ridotto la disponibilità dei posti letto, costringendo a trasferire alcune puerpere in altri dipartimenti.
«Il personale ha fatto un lavoro straordinario. Medici e ostetriche hanno garantito assistenza continua nonostante organici ridotti e spazi limitati», sottolinea Cunese.
Un segnale controcorrente
Il quadro nazionale resta segnato dalla denatalità, ma la tre giorni pescarese lancia un messaggio di speranza. Ventotto nuovi nati in un fine settimana non sono soltanto una curiosità statistica: sono il simbolo della resilienza di un reparto che, pur tra cantieri e sacrifici, continua a garantire qualità e umanità nel momento più delicato della vita.