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SPOLTORE. A Spoltore, la presenza dei piccioni è stata ridotta del 70% nell’arco di un anno grazie all’impiego dei falchi. A rendere nota questa positiva riduzione sono il sindaco Chiara Trulli e l’assessore comunale Stefano Burrani, che illustrano i dettagli dell’iniziativa avviata in collaborazione con il biologo Fabio De Marinis e il falconiere Angelo Pagano. La loro attività ha permesso di ottenere risultati significativi, invitando al contempo i cittadini a osservare il volo dei falchi, che avviene generalmente nelle prime ore del sabato o della domenica. Il falco, spaventando i piccioni, è in grado di allontanarli efficacemente.

Il metodo utilizzato prevede che il rapace insegua un’esca, rappresentata da un feticcio di volatile, che il falconiere manovra abilmente facendo roteare con il braccio. Questo gesto attira e allontana i colombi, che, spaventati, cercano rifugio altrove, come spiegato dagli esperti coinvolti.

Un ulteriore passo sarà quello di estendere l’iniziativa anche alle abitazioni private per prevenire la formazione di nidi. “Oltre a proseguire con il piano generale di intervento, siamo pronti a fare sopralluoghi su segnalazione dei cittadini per affrontare situazioni specifiche”, dichiarano De Marinis e Pagano.

Il progetto, sottolinea il sindaco Trulli, è esteso all’intero territorio comunale e avrà una durata quinquennale. “Solo con un’azione continuativa nel tempo – afferma – potremo ottenere risultati davvero efficaci.”

L’assessore Burrani aggiunge che l’obiettivo non è eliminare i piccioni, ma regolamentarne il numero nelle aree in cui possono presentare un rischio per la salute pubblica.

Come ricordano il sindaco e l’assessore, i piccioni sono portatori di malattie come la salmonella e rappresentano un pericolo per il trasporto aereo. “Ho avuto modo di collaborare anche con l’Istituto Zooprofilattico di Teramo,” spiega De Marinis, “e insieme ad Angelo siamo intervenuti in abitazioni dove i colombi non solo sporcarono i balconi, ma arrivavano a lasciare i loro escrementi sui lettini dei bambini.” Alcuni residenti, che non sono direttamente colpiti da questo problema, non ritengono che i piccioni siano un rischio, ma in realtà, come evidenziato, anche ristoranti e bar all’aperto sono soggetti a problematiche legate alla presenza di questi volatili.

L’intervento è regolato dalla legge, che riconosce il colombo come specie protetta. Tuttavia, le normative nazionali e regionali consentono il controllo della fauna selvatica in situazioni giustificate, come quella affrontata dal Comune di Spoltore.

“Questa non è un’iniziativa che nasce dall’oggi al domani – precisa De Marinis – ma si tratta di un piano di controllo studiato a fondo, approvato dal Ministero dell’Ambiente, e autorizzato dalla Regione Abruzzo.”

Il piano, che ha preso avvio nel luglio 2024, è stato progettato in risposta a una popolazione stimata di 2.500-3.000 piccioni. Dopo l’autorizzazione regionale, la ASL è stata coinvolta, poiché l’intervento è motivato da ragioni sanitarie. “Il Comune aveva già adottato misure preventive, come la chiusura di aperture e pertugi per evitare la formazione di nidi, ma queste operazioni erano limitate agli edifici pubblici,” conclude De Marinis. “Faccio quindi un appello a tutti i cittadini: chi ha problemi con i piccioni può segnalarli al Comune. Io e Angelo siamo disponibili a fare sopralluoghi per consigliare interventi mirati.”
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