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"Le forze dell’ordine non usano il taser per gioco: lo utilizzano quando è strettamente necessario. Questo strumento ha già salvato centinaia di vite e prevenuto migliaia di reati. O vogliamo mettere in discussione la libertà di azione di polizia e carabinieri e quindi scioglierli, accettando di vivere nell’anarchia, oppure scegliamo la strada di una maggiore sicurezza, che oggi più che mai è indispensabile."
Con queste parole, il vicepremier e segretario della Lega, Matteo Salvini, ha risposto alle domande dei cronisti in merito alla vicenda del giovane deceduto a Pescara in seguito a un malore, sopraggiunto dopo l’utilizzo del taser da parte delle forze dell’ordine durante un intervento di arresto.
Le dichiarazioni di Salvini sono arrivate all’uscita del Senato, dove poco prima era stato approvato in via definitiva il nuovo decreto sicurezza, fortemente voluto dal governo. Un provvedimento che, secondo il leader leghista, rappresenta un passo avanti importante nella tutela dell’incolumità pubblica e nel rafforzamento dell’azione delle forze dell’ordine.
"Non possiamo permetterci – ha aggiunto Salvini – di delegittimare chi ogni giorno rischia la vita per garantire ordine e legalità. Chi parla di abuso dovrebbe prima mettersi nei panni di un agente che si trova a dover gestire situazioni imprevedibili, spesso pericolose, in pochi secondi. Il taser è uno strumento di dissuasione, non di violenza gratuita, e serve proprio ad evitare esiti peggiori, sia per gli operatori che per i cittadini coinvolti."
La morte del giovane a Pescara ha sollevato un acceso dibattito sull’opportunità dell’uso del taser, con posizioni divise tra chi chiede maggiori controlli e chi, come Salvini, difende l’operato degli agenti. In attesa che la magistratura faccia piena luce sulla dinamica dell’accaduto, il governo sembra deciso a mantenere la linea dura in materia di sicurezza.
"La sicurezza non è mai troppa – ha concluso Salvini – e dobbiamo dare alle forze dell’ordine tutti gli strumenti necessari per agire in modo efficace, tempestivo e proporzionato."