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MONTESILVANO. È stata ufficialmente inaugurata sabato 7 giugno, con una cerimonia partecipata e ricca di emozione, la storica ex stazione ferroviaria Fea (Ferrovie Elettriche Abruzzesi) di Montesilvano, restituita alla comunità dopo un importante intervento di riqualificazione. Un simbolo del passato cittadino che oggi torna a vivere, trasformandosi in un centro vitale per le attività sociali e parrocchiali.
Progettata dall’architetto Vincenzo Di Tommaso e inaugurata nel 1929, la stazione rappresentava un nodo fondamentale per la mobilità del territorio abruzzese. Dopo la dismissione negli anni Sessanta, l’edificio conobbe un destino alterno: negli anni Settanta fu sede della polizia municipale e, successivamente, negli anni Ottanta, accolse alcuni uffici della Asl. Con il passare del tempo, però, la struttura fu progressivamente abbandonata, cadendo in uno stato di degrado.
Grazie ai fondi ottenuti attraverso il programma nazionale “Rigenerazione Urbana”, l’ufficio tecnico del Comune di Montesilvano ha potuto dare nuova vita a questo edificio storico. Un’opera non solo di recupero architettonico, ma anche di restituzione simbolica: oggi l’ex stazione sarà sede delle attività della parrocchia di Sant’Antonio di Padova, diventando un prezioso punto di riferimento per i giovani del quartiere.
Il nuovo spazio ospiterà i gruppi di Azione Cattolica e gli scout, ma sarà anche teatro di laboratori, incontri, attività culturali e formative aperte alla cittadinanza. Una vera e propria fucina di socialità e partecipazione, pensata per favorire l’aggregazione giovanile e il dialogo intergenerazionale.
La cerimonia di inaugurazione ha visto la partecipazione del sindaco di Montesilvano, Ottavio De Martinis, del parroco Don Pierluigi Pistone, di numerosi giovani parrocchiani e delle loro famiglie. Un momento di festa e di condivisione che ha sottolineato il valore della memoria storica e dell’impegno civico.
«Questa ex stazione non è soltanto un edificio recuperato – ha dichiarato il sindaco De Martinis – ma è un simbolo di ciò che può significare rigenerare uno spazio urbano: restituirgli dignità, funzione e soprattutto anima. È un luogo che ha fatto parte della storia della città e che ora guarda al futuro. Avevo promesso a Don Pierluigi uno spazio per i giovani della parrocchia e oggi, grazie al lavoro instancabile dell’ufficio tecnico e al sostegno dell’amministrazione comunale, siamo riusciti a mantenerla».
Don Pierluigi Pistone ha espresso a sua volta grande soddisfazione: «Per noi è un dono prezioso. Questo edificio sarà uno spazio di crescita, di ascolto e di comunione. I ragazzi lo hanno già fatto proprio, curandone gli allestimenti, decorandolo, preparandolo con entusiasmo. Vogliamo che diventi un luogo in cui i giovani possano sentirsi a casa, ma anche un ponte tra generazioni e tra storie diverse».
All’interno delle sale, restaurate e arredate con cura anche grazie al contributo dei giovani parrocchiani, è stato esposto un diorama in scala 1:87 che riproduce fedelmente la vecchia stazione Fea di Montesilvano Spiaggia. Un omaggio alla memoria storica realizzato da Antonello Lato, direttore del Museo Ferroviario di Montesilvano, e donato dall’Acaf – Museo del Treno.
Con questa inaugurazione, Montesilvano non solo riscopre un pezzo importante del proprio passato, ma scommette su un futuro fatto di partecipazione, cultura e speranza. Un esempio concreto di come la rigenerazione urbana possa tradursi in rigenerazione sociale.
Progettata dall’architetto Vincenzo Di Tommaso e inaugurata nel 1929, la stazione rappresentava un nodo fondamentale per la mobilità del territorio abruzzese. Dopo la dismissione negli anni Sessanta, l’edificio conobbe un destino alterno: negli anni Settanta fu sede della polizia municipale e, successivamente, negli anni Ottanta, accolse alcuni uffici della Asl. Con il passare del tempo, però, la struttura fu progressivamente abbandonata, cadendo in uno stato di degrado.
Grazie ai fondi ottenuti attraverso il programma nazionale “Rigenerazione Urbana”, l’ufficio tecnico del Comune di Montesilvano ha potuto dare nuova vita a questo edificio storico. Un’opera non solo di recupero architettonico, ma anche di restituzione simbolica: oggi l’ex stazione sarà sede delle attività della parrocchia di Sant’Antonio di Padova, diventando un prezioso punto di riferimento per i giovani del quartiere.
Il nuovo spazio ospiterà i gruppi di Azione Cattolica e gli scout, ma sarà anche teatro di laboratori, incontri, attività culturali e formative aperte alla cittadinanza. Una vera e propria fucina di socialità e partecipazione, pensata per favorire l’aggregazione giovanile e il dialogo intergenerazionale.
La cerimonia di inaugurazione ha visto la partecipazione del sindaco di Montesilvano, Ottavio De Martinis, del parroco Don Pierluigi Pistone, di numerosi giovani parrocchiani e delle loro famiglie. Un momento di festa e di condivisione che ha sottolineato il valore della memoria storica e dell’impegno civico.
«Questa ex stazione non è soltanto un edificio recuperato – ha dichiarato il sindaco De Martinis – ma è un simbolo di ciò che può significare rigenerare uno spazio urbano: restituirgli dignità, funzione e soprattutto anima. È un luogo che ha fatto parte della storia della città e che ora guarda al futuro. Avevo promesso a Don Pierluigi uno spazio per i giovani della parrocchia e oggi, grazie al lavoro instancabile dell’ufficio tecnico e al sostegno dell’amministrazione comunale, siamo riusciti a mantenerla».
Don Pierluigi Pistone ha espresso a sua volta grande soddisfazione: «Per noi è un dono prezioso. Questo edificio sarà uno spazio di crescita, di ascolto e di comunione. I ragazzi lo hanno già fatto proprio, curandone gli allestimenti, decorandolo, preparandolo con entusiasmo. Vogliamo che diventi un luogo in cui i giovani possano sentirsi a casa, ma anche un ponte tra generazioni e tra storie diverse».
All’interno delle sale, restaurate e arredate con cura anche grazie al contributo dei giovani parrocchiani, è stato esposto un diorama in scala 1:87 che riproduce fedelmente la vecchia stazione Fea di Montesilvano Spiaggia. Un omaggio alla memoria storica realizzato da Antonello Lato, direttore del Museo Ferroviario di Montesilvano, e donato dall’Acaf – Museo del Treno.
Con questa inaugurazione, Montesilvano non solo riscopre un pezzo importante del proprio passato, ma scommette su un futuro fatto di partecipazione, cultura e speranza. Un esempio concreto di come la rigenerazione urbana possa tradursi in rigenerazione sociale.