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Un riconoscimento d’eccellenza per l’Ematologia di Pescara, che ha guadagnato il primo posto in Europa per l’adozione di terapie geniche avanzate nella cura della beta-talassemia e dell’anemia falciforme. Questo primato è stato messo in evidenza durante il convegno intitolato "Primato italiano nel trattamento delle emoglobinopatie," tenutosi nella Sala dell’Istituto Santa Maria in Aquiro del Senato a Roma. L’incontro è stato organizzato su iniziativa del Senatore Francesco Zaffini, presidente della Decima Commissione “Affari Sociali, Sanità, Lavoro Pubblico e Privato, Previdenza Sociale.”

Il convegno ha sottolineato il ruolo di leadership dell’Italia nell’utilizzo delle terapie avanzate di “editing genomico” per il trattamento della beta-talassemia e dell’anemia falciforme. Durante l’evento, il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, in collegamento video, ha portato l’esempio virtuoso di tre ospedali italiani, tra cui quello di Pescara, Perugia e Pavia, che hanno sviluppato e messo in pratica trattamenti innovativi per le emoglobinopatie. Il Ministro ha ribadito l’impegno del Governo nell’investire nella medicina di precisione e nelle terapie personalizzate, sottolineando l’importanza di queste iniziative per il progresso delle cure sanitarie.

La terapia genica proposta è unica nel suo genere, in quanto viene somministrata una sola volta durante la vita del paziente. Essa consiste nel prelievo di cellule staminali, che vengono modificate geneticamente in laboratorio e, una volta trasformate, reinfuse nel paziente. Un trattamento che segna una svolta significativa nella gestione di malattie genetiche come la beta-talassemia e l’anemia falciforme.

Alla conferenza, la ASL di Pescara è stata rappresentata dal professor Mauro Di Ianni, direttore della UOC di Ematologia, che ha messo in evidenza la natura multidisciplinare della procedura, la quale ha coinvolto numerosi specialisti, tra cui quelli dell’Ematologia, del Centro Trasfusionale, del Centro Trapianti, del Laboratorio di Manipolazione Cellulare e della Farmacia Ospedaliera. A fianco di Di Ianni, la dottoressa Antonella Sau, dirigente medico della UOC di Ematologia, ha descritto il processo di selezione del paziente e ha spiegato la complessità della procedura, nonché l’importanza di un approccio clinico integrato.

Questo riconoscimento conferma l’eccellenza del sistema sanitario italiano nel campo delle terapie avanzate, consolidando il ruolo di Pescara come punto di riferimento internazionale nella lotta contro le emoglobinopatie.
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