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PESCARA. Cinque guasti in pochi giorni lungo la rete idrica del Consorzio di Bonifica hanno lasciato centinaia di utenti senz’acqua da circa tre settimane, privandoli della possibilità di irrigare campi, orti e giardini. Una situazione drammatica che ha portato alla distruzione di coltivazioni, con orti e campi bruciati dal sole e dalla siccità. I raccolti sono ormai compromessi, con conseguenti perdite economiche ingenti, mentre le bollette continuano ad arrivare puntuali.

A lanciare l’allarme è l’associazione Pescara nel Cuore, raccogliendo decine di segnalazioni da parte di utenti residenti nelle zone collinari di Pescara, oltre che nelle aree interne.

"La situazione è diventata insostenibile", denuncia l’associazione. "Si tratta di un problema che si trascina da anni, causato da una governance tecnica e politica incapace di pianificare investimenti adeguati e un cronoprogramma realistico per il rifacimento di una rete idrica risalente al 1953, ormai obsoleta e inadeguata".

Secondo la normativa vigente, il Consorzio di Bonifica è tenuto a garantire l’erogazione dell’acqua per l’irrigazione da aprile a ottobre. Tuttavia, tale obbligo resta sulla carta e non trova riscontro nella realtà, lasciando gli utenti privi di strumenti efficaci per tutelare i propri diritti.

"Alla beffa si aggiunge il danno", prosegue Pescara nel Cuore. "Non solo i cittadini non ricevono il servizio per cui pagano, ma si ritrovano a dover saldare bollette per consumi non effettuati. Non è chiaro, infatti, come vengano calcolati i costi imputati agli utenti né come vengano utilizzate le somme incassate dal Consorzio".

L’associazione conclude sottolineando che la situazione è ormai intollerabile. "I cittadini si stanno attivando per vie legali, valutando sia richieste risarcitorie individuali sia una possibile class action. È tempo che qualcuno risponda di anni di inefficienze e disservizi".
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