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MONTESILVANO - Un odore pungente e una colorazione marrone intensa: così si presenta in questi giorni il fiume Saline, visibile da entrambe le sponde, tra Montesilvano e Città Sant’Angelo. La situazione ha generato allarme e dato adito alle ipotesi più disparate sulle possibili cause dell’anomalia.

A fare chiarezza è intervenuta l’associazione Nuovo Saline, che ha effettuato un campionamento delle acque e successivamente un’analisi nei laboratori della propria sede. I risultati, condivisi in un post su Facebook, parlano chiaro: si tratta di una fioritura algale, nello specifico di diatomee marroni.

“Le analisi allo stereoscopio – scrive l’associazione – hanno evidenziato la presenza di diatomee marroni, alghe unicellulari microscopiche caratterizzate da una parete cellulare in silice, detta frustulo, simile a una scatola con due valve. Sono diffuse sia in ambienti marini che in acque dolci. La loro decomposizione produce odori sgradevoli e colora l’acqua di un marrone bruno.”

Il fenomeno, spiegano, è naturale e ricorrente, legato all’innalzamento delle temperature dell’acqua oltre i 20 °C e alla contestuale diminuzione dell’ossigeno disciolto.

L’associazione lancia anche un appello alla cittadinanza: “Evitiamo allarmismi infondati, spesso alimentati per fini politici o mediatici. Continuiamo a monitorare costantemente il fiume e il tratto marino costiero: se dovessimo riscontrare criticità reali, provvederemo a segnalarle immediatamente agli enti preposti.”

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